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CENTRO STUDI E RICERCHE OLISTICHE

di MAURIZIO BATTISTELLA

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 “Yin & Yang are One”

 

Cos'è lo stress

Dal punto di vista scientifico lo stress è stato definito in varie maniere. Tuttavia i ricercatori definitivamente concordano globalmente su definizioni riassumibili nella seguente osservazione:«Possiamo definire come stress qualsiasi cosa (buona o cattiva) che, da parte nostra, produca la necessità di modificare il nostro comportamento».

Quando siamo confrontati da situazioni minacciose, o quando sulle nostre spalle vengono posti pesi eccessivi, ci “aggiustiamo” , o cambiamo il nostro comportamento, al fine di proteggere noi stessi e sopravvivere alla situazione. “Aggiustamento” è un termine usato per definire il modo in cui, nelle nostre vite, reagiamo allo stress.

Adattarsi a situazioni di confronto, o modificare il nostro comportamento, non è del tutto sbagliato, di fatto è un meccanismo di sopravvivenza molto utile; comunque quando è presente uno stress eccessivo ed i nostri meccanismi di aggiustamento ed adattamento non risolvono la situazione, bisogna fare qualcosa per ridurre la sorgente dei nostri problemi, il che vuol dire risolvere la situazione alla radice. Per dare almeno qualche idea che possa fornire un maggiore approfondimento, possiamo ricordare qualche psicologo, come Grasha e Kirschenbaum, i quali hanno identificato tre principali tipi di risposta adattativa alle pressioni dello stress, ma l’aggiustamento è competenza.

Ma come lo dice il suo nome, aggiustamento è il processo che avviene quando le nostre risposte alla situazione sono inadeguate; aggiustamento (o adattamento), è anche ciò che accade quando rispondiamo “adeguatamente”. Comunque, la competenza non richiede un’abilità di gran lunga maggiore del semplice adattarsi con successo alla situazione; la competenza ha a che vedere con l’andare all’aldilà del semplice adattarsi, ma ha a che fare col dimostrare grazia, abilità ed efficacia personale nella risoluzione della situazione.
Per quanto riguarda le cause dello stress nella nostra società “moderna”, lo stress colpisce quasi tutti. Se possiamo individuare i sintomi e le cause che lo provocano, ci sono delle buone possibilità di poterle gestire.

Fra le molte cause dello stress, abbiamo le paure, le incertezze ed un sacco di cause che sperimentiamo nella nostra vita quotidiana e sul posto di lavoro. Qualsiasi cosa si percepisca come una minaccia, condurrà inevitabilmente la persona a sentirsi stressata. Questo tipo di stimolo può includere le minacce fisiche, quelle sociali e quelle finanziarie e così via e, ovviamente, il reale problema sorge non tanto a causa delle minacce in sé, quanto a causa del fatto che la persona si sente incapace di ridurre, o controllare la minaccia. Una minaccia può generare paura, la quale, naturalmente, fa apparire le cose perfino peggiori.

Ad esempio il non essere in grado di portare a termine i nostri compiti è pure una rilevante sorgente dello stress. I ricercatori hanno trovato che, durante la loro vita, gli esseri umani possono sperimentare un vasto numero di cause di stress. Queste cause sono state valutate in relazione alla quantità di stress che esse producono. Sebbene non tutti gli studiosi siano d’accordo sul reale quantitativo di stress che questi eventi possono causare, sono però tutti concordi che queste circostanze sono le principali sorgenti dello stress.

Fra queste ci sono:

- Morte: di una sposa, di un familiare, di un amico
- Salute: malattie, incidenti, gravidanza
- Crimine: molestie sessuali, scippi, furti, ecc
- Auto-abuso: droga, alcoolismo,
- Cambiamenti familiari: separazioni, divorzi, nuovi bambini, matrimoni
- Disaccordi: con il marito, con la moglie, i figli, con gli amici, con i colleghi, ecc.
-
Grandi cambiamenti nella vita di un individuo possono certamente essere una delle principali cause dello stress. Una cosa alquanto interessante da notare è che lo stress non sempre è causato da ciò che definiamo situazioni negative, ma anche da cambiamenti per il meglio e consimili; ad esempio un cambiamento di lavoro che ci porti da un buon lavoro ad uno peggiore è causa di stress. Ciò che non è altrettanto evidente è che anche vincere una lotteria può essere una delle principali cause di stress. Tutto ciò avviene perché noi possiamo gestire solo una certa quantità di cambiamenti nella nostra vita, al fine di adattarci alla nuova situazione. Non importa se il cambiamento è buono o cattivo, necessita comunque da parte nostra, di uno sforzo per modificare questo cambiamento.

Quindi, se il cambiamento (per il meglio o per il peggio) è troppo grande, o se dobbiamo fronteggiarne troppi, nella sua globalità, la situazione diventa troppo impegnativa da affrontare e noi finiamo sotto stress.Ricercatori come Thomas Holms e Richard Rahe, hanno riscontrato a loro volta che aldilà di un certo quantitativo di stress, le persone sviluppano una tendenza ad ammalarsi. Questo dimostra che esiste una certa relazione fra stress e salute. Eva Selhub, direttore medico del Maind/Body Medical Institute, a riguardo asserisce che se è possibile avere un controllo della risposta allo stress, allora si può influenzare positivamente il processo d’invecchiamento. Nelle sue stesse parole dice: «C’è una ragione per cui i meditatori esperti vivono così tanto e sembrano così giovani».

In una recente intervista trasmessa dalla CNN, Dan Buettner, uno dei principali ricercatori sulla longevità, suggerisce che anche dei piccoli cambiamenti nello stile di vita, possono aumentare la lunghezza della vita umana fino a 10 anni. Nel suo pensiero, l’invecchiamento è per il 10% frutto di una programmazione genetica e per il 90% frutto dello stile di vita. Egli afferma anche che le tecniche meditative di rilassamento e simili, hanno, in questo processo di riversibilità dell’età, un’importanza altissima.

Gli stessi effetti anti-età e gli effetti riguardo alla programmazione genetica, sono stati riscontrati in molti contesti, così come dal Benson-Henry Institute for Mind/Body Medicine al Massachusetts General Hospital, così come al Genomix Center, al Beth Israel Deaconess Medical Center. Il dr. Herbert Benson, leader nella ricerca sull’invecchiamento, ha potuto dimostrare che le tecniche di rilassamento meditative hanno un’influenza estremamente benefica sul battito cardiaco, la pressione del sangue, il consumo d’ossigeno e l’attività cerebrale.

Benson, nelle sue ricerche, esaminò anche l’influenza della meditazione a livello genetico, considerando due gruppi di persone: uno con una grande esperienza in tecniche meditative e l’altro senza alcuna esperienza del genere. Dopo un primo paragone, i ricercatori introdussero anche i non meditatori all’uso delle tecniche meditative e riesaminarono il gruppo. I risultati di questa ricerca diedero che i meditatori esperti alteravano in maniera significativa il modo in cui i Geni gestivano le infiammazioni a livello corporeo, per cui programmavano la morte a livello cellulare ed in cui combattevano i radicali liberi. I meditatori di lunga data dimostrarono, ovviamente, i più grandi effetti positivi e maggiori differenze rispetto al gruppo di controllo.

È interessante ricordare che i Veda dell’India Antica (scritture sacre di quel tempo), asseriscono che la mente controlla e sostiene il corpo e, a sua volta, essa è controllata dall’intelletto e quest’ultimo è controllato dall’Anima (Atman). In altri termini, il livello superiore controlla sempre quello inferiore e l’Anima, essendo il livello più alto di tutti, controlla tutti i livelli inferiori.

Poiché la meditazione è una pratica che ci mette via via in contatto con livelli più sottili del nostro essere, a partire dal corpo ed arrivando all’Anima, è ovvio che gli effetti dell’invecchiamento a livello fisico, in quest’ottica possano essere certamente controllati dal livello superiore, ossia dall’Anima stessa. Possiamo concludere questi nostri brevi spunti che riguardano gli effetti della meditazione sull’invecchiamento, facendo semplicemente notare che sono disponibili moltissimi testi ed in rete (web), è disponibile un ampio quantitativo di ulteriori informazioni. Al di là di ogni considerazione accademica, chiunque può sperimentare personalmente quanto appena affermato.

Se conoscete qualcuno che medita da lunga data, osservate semplicemente il suo modo d’essere, di pensare e di sentirsi e scoprirete che questa persona non solo sembra, ma è molto più giovane di quanto farebbe presupporre la sua età anagrafica. Un altro esperimento interessante potrebbe essere quello di apprendere personalmente le tecniche di meditazione, rilassamento, ed auto-ipnosi; chiunque lo faccia, sperimenta, anche dopo un periodo estremamente breve di pratica, un generale miglioramento del proprio benessere e non solo psichico, ma anche fisico.

Concludendo:
Dedicare alcuni momenti al rapporto ed al contatto con se stessi è non solo un’interessante possibilità, ma anche un obbligo che noi, quanto esseri umani, abbiamo verso noi stessi, così come non si può pretendere di avere una dentatura sana senza lavarsi i denti e non si può pretendere di avere i capelli in ordine senza pettinarsi, allo stesso modo non ha alcun senso aspettarsi avere un buon rapporto con il proprio corpo , la propria mente e la propria Anima se non vi si dedica anche la minima attenzione e un minimo investimento di tempo. Generalmente le persone che meditano e decidono di investire pochi minuti della giornata in tecniche di rilassamento, auto-ipnosi e simili, riportano che questo piccolo investimento è uno dei più redditizi possibili, poiché poi si scoprono assai più capaci di gestire le loro realtà quotidiane e riscontrano un’accresciuta capacità di portare a termine un gran numero di compiti assai maggiore di quanto fossero stati in grado di fare prima di diventare meditatori, o di quanto possano fare le altre persone che non praticano queste tecniche di rilassamento ed auto-consapevolezza.

Se questo non bastasse, l’effetto fisico e biologico di tecniche meditative e metodi simili, è quanto meno stupefacente. Nel Sistema Inochi® non solo utilizziamo delle tecniche che possono essere definite di meditazione e/o di rilassamento, ma insegniamo ai nostri studenti come entrare in uno stato di rilassamento profondo, in un tempo virtualmente minimo, cioè in un arco di tempo che varia dai 3 ai 10 secondi.

Anche monitorando il grado di rilassamento con adeguate apparecchiature elettroniche, è possibile riscontrare nelle persone che hanno ricevuto anche un minimo training, una grande capacità di entrare in uno stato di profondo rilassamento in tempi brevissimi. Inoltre è interessante notare, come da molti anni abbiamo asserito, che queste tecniche utilizzate in modo adeguato e con alcuni accorgimenti spiegati nei nostri corsi, possono influenzare positivamente l’aspetto genetico riguardando l’invecchiamento e l’aspetto della persona; è confortante notare che la ricerca medica e scientifica, ora confermano le nostre affermazioni.

Detto questo, alle persone intelligenti non resta altro che sperimentare personalmente quanto appena esposto.